Il paniere o “u panaru” in gangitano è un cesto intrecciato di vimini di forma cilindrica con il manico, usato anticamente per la raccolta di frutta e verdura data la facilità con cui poteva appendersi ai rami degli alberi.
Oggi rappresenta figurativamente la scelta di prodotti sani e genuini come quelli di un tempo.
Per questo motivo, Claudio, giovane madonita papà di tre splendidi bimbi si fa chiamare “chef con il paniere”.
Quella che per lui è diventata una missione consiste nel selezionare prodotti locali a km 0 e trasformarli in gustose ricette buone quanto belle, tanto da sembrare quadri.

La collaborazione con l’azienda Barreca nasce nel periodo post covid quando intuisco che questo talentuoso ragazzo ha tanto da dare al territorio e quindi può benissimo far parte del nostro progetto -QUO MADO?- che ha proprio come obiettivo quello di valorizzare le persone del posto e costruire una rete che migliori le prestazioni di tutti.
Così, ho pensato che la nostra filosofia si sposasse benissimo con quella di Claudio dato che le sue grandi passioni sono tre:
• per la cucina;
• per la sua terra, la Sicilia;
• per la natura e tutto ciò che essa produce.

Ma andiamo a conoscerlo meglio!
Classe ’81 comincia a cucinare rubando segreti culinari alla madre che, come tutte le massaie di Gangi, predilige piatti e cotture semplici.
Per questo motivo oggi Claudio nella sua cucina prepara ricette con prodotti a km 0 e possibilmente di stagione.
In seguito ad un episodio di pancreatite acuta che lo ha costretto a 12 giorni di ospedalizzazione completamente a digiuno, decide di cambiare alimentazione e stile di vita e di trasmettere la sua esperienza agli altri.
Per questo motivo nasce l’idea di aprire un blog “La Fornelleria” nel quale, non solo pubblica ricette semplici e gustose ma, in appositi spazi, curati da professionisti, medici nutrizionisti e associazioni di categoria, offre informazioni pratiche riguardanti la salute e risponde a dubbi anche di tipo legale che riguardano la ristorazione.
Claudio inoltre, mi ha presentato un’altra sua formidabile idea che ha colpito la mia attenzione: quella di lavorare per diventare cuoco a domicilio. Un fenomeno che secondo recenti ricerche di mercato confermate dall’Accademia Italiana Chef prenderà ancora più piede dato che sempre più persone dichiarano di avere poco tempo per cucinare e di essere sempre meno attratte dalle proposte dei ristoranti, preferendo rimanere a casa.
Un’ambiziosa meta che cerca di coniugare competenza, sicurezza e qualità dei prodotti usati per poter offrire cene particolari tra l’intimità delle mura domestiche.
A questo punto non possiamo che augurarci che il giovane cuoco realizzi i suoi sogni continuando a tenere nel cuore le Madonie!